giovedì 27 novembre 2008

DITE LORO DI PORTARSI DEI CONTANTI

“Questo futuro che sta rotolandoci addosso paralizza portafogli e
cervello.
quelle creature superiori
dello spazio
non arriveranno mai troppo presto
per me.
dite loro di portarsi dei contanti.”

(Charles Bukowski)

martedì 25 novembre 2008

STRANI INCONTRI IN METROPOLITANA



Questi sono gli incontri che si possono fare in metropolitana a Londra. Persone che passano il loro tempo a scaccolarsi, non curanti del mondo che gli circonda!!! Questa è solo un istantanea, ma io ho assistito alla scena in diretta e vi giuro che è stato mezz'ora con le dita platealmente dentro il suo cazzo di naso. Incredibile, pensate che quando ho scattato questa foto aveva quasi terminato la sua operazione, prima aveva fatto di meglio. Credetemi!!!

lunedì 17 novembre 2008

UN ALTRO CIELO DENTRO

“Quando sei nato qui e te ne vai lontano, gli altri cieli sembrano tutti miseri, falsi, come quelli che si vedono dipinti nei teatri”
(Almudena Grandes)

Ma il cielo che mi ha visto nascere è dentro di me: blu, abbagliante di sole. Se chiudo gli occhi lo vedo, lo sento; anche quando mi circondano nuvole basse, che ricamano pazienti, giorno dopo giorno, tutte le sfumature del grigio. E’ bello avere un altro cielo dentro.

venerdì 7 novembre 2008

UNA CHIACCHIERATA A FINE GIORNATA!

Sono due settimane che sono a Londra e ieri mi è successa una cosa curiosa che per la prima volta mi ha fatto sentire un pò, come dire...più a casa.
Dopo una faticosa giornata passata a studiare e a girovagare per la città in cerca di cose nuove, vado da Sainsbury a fare la mia solita ed immancabile spesa quotidiana, uscita di lì prendo l'autobus (di quelli carini rossi) che mi porta fino a casa. Scendendo mi volto verso l'autista che sorridendomi a 36000 denti mi saluta affettuosamente (e per un inglese è veramente cosa rara).
Una volta davanti al cancello del mio palazzo trovo il cancello chiuso, così suono al signore della reception dicendogli di aprirmi. Passo davanti alla reception e il signore vedendomi mi lancia un gran saluto dicendomi "Oh ma è lei signorina" e poi mi inizia a parlare di lui e a far domande su quello che faccio io ecc, ovviamente tutto questo in inglese.
Al ché salendo le scale inizio a sorridere e a sentirmi un pò parte di questa città.
Può sembrare stupido ma non lo è. Quando si vive in un paesino si tendono a banalizzare certe cose e a ritenerle scontate quando invece non lo sono affatto: un saluto, un sorriso una chicchierata a fine giornata. Ah!Che bello!
Ciao San Silvestro