lunedì 5 novembre 2007

MORIRE LENTAMENTE

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e’ infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita’.
(Pablo Neruda)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai raggiunto la felicità?

Nenni ha detto...

No ma sono paziente e speranzosa.
Presto arriverà anche per me!!!
Tu chi sei che ti preoccupi della mia felicità?

Anonimo ha detto...

Il tuo cuginetto....,
ora ci rimane difficile parlare un pò dato che bisogna venire fino bologna....

FEDO

Nenni ha detto...

Fedo tesoro!!!!!!!!
Come stai???Dai vieni su un pò, mi mancano le chiacchierate con te!!!
Un bacio grande grande

Anonimo ha detto...

Tutto bene, e come va con il master?
Mi farebbe molto piacere venirti a trovare spero proprio di riuscire a trovare il tempo....
un bacione grande grande anche a te!

Vale ha detto...

Galeotta fu la poesia e chi la scrisse...eh Nenni?
Anche se non fu Pablo...ma una donna, tale Martha Medeiros, giornalista e scrittrice brasiliana.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare