venerdì 27 febbraio 2009

WEEKEND BARCELONETA


...Perché la vita è un brivido che vola via
è tutto un equilibrio sopra la follia...
MUCHAS GRACIAS MI GUAPAS
POR TODO LO VIVIDO

giovedì 19 febbraio 2009

LA PAZZIA E' IN ME E REGNA SOVRANA

Mamma mia quanto sono pazza, ma...Sono fuori come un cavallo, un balcone e una capra africana messe insieme!!! Ultimamente mi sto seriamente mettendo paura da sola.
AHHH CHE BOTTA DI ADRENALINAAAAAAA.
HO LA PELLE D'OCA!!!!

martedì 17 febbraio 2009

T COME TIGRO

Tigro è un personaggio del mondo immaginario di Winnie the Pooh ed è sempre stato il mio preferito. Mi identifico molto in lui, con la sua esuberanza e la sua voglia di fare. Ho fatto sempre delle grasse risate guardandolo, la sua frase più frequente è « È la cosa che i Tigri fanno meglio! » e potete anche prendermi per scema, ma a me fa letteralmente morir dal ridere.
Ha un'espressione sempre simpatica, col musetto giallo sotto un grande naso rosa. E’ un grandissimo amico di Winnie the Pooh e ha la passione del salto, gli piace saltellare "il salto in lungo e in largo con il balzo di rimbalzo". E' sempre pieno di ingegnose trovate, non ama il miele e non gli piace perdere.
Tigro è indubbiamente uno degli abitanti più vivaci del Bosco dei Cento Acri. Per lui la vita è un saltello. La sua esuberanza è nota a tutti i suoi amici, anche se non sempre tollerata. Tuttavia Tigro riesce a non darci troppo peso e a trovare sempre il modo per tornare ad essere felice.
Il suo modo di parlare è schietto, come quello dei bambini e non perde occasione per provare di essere un amico leale e coraggioso.

domenica 15 febbraio 2009

A.A.A. SVENTOLATORE DI PALME CERCASI

Dopo questa lampada bè, è proprio il caso di dirlo:
"M'ILLUMINO D'IMMENSO"
Anzi...Vado letteralmente a fuoco!!!

mercoledì 11 febbraio 2009

LEARNING PEACEFULNESS

“I tulipani sono troppo eccitabili, è inverno qui,
guarda quanto ogni cosa è bianca, quieta e innevata.
Imparo la pace, mentre si posa quieta a me vicina
come la luce su questi muri bianchi, questo letto, queste mani”.
(Sylvia Plath)

Tulipani rossi, troppo rossi. No, non è tempo di fioriture; è tempo di aspettare la neve, di guardare come cade, fuori dalla finestra. Di imparare una lezione di pace.

martedì 10 febbraio 2009

FANGO

Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose
MA L'UNICO PERICOLO CHE SENTO VERAMENTE
E' QUELLO DI NON RIUSCIRE PIù A SENTIRE NIENTE
il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
UN CARTELLO DI SEI METRI DICE TUTTO E' INTORNO A TE
MA TI GUARDI INTORNO E INVECE NON C'E' NIENTE
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

venerdì 6 febbraio 2009

IL PASSAPORTO: QUELLA COSA MISTERIOSA


Credo che una cosa complicata come la burocrazia italiana non esista.
Non potete immaginare che cosa abbia dovuto fare per il rilascio di un nuovo passaporto. Prima di tutto inizio col dire che c'è un branco di incompetenti, che se stessero a casa loro, ne beneficerebbe l'intera umanità, ma questa è solo una mia personalissima opinione.
Primo step.
Ufficio anagrafe, comune di Fermignano. La signora addetta all'ufficio, mi elenca tutta una serie di cose da fare per procedere con il rilascio del passaporto e mi da un foglio da compilare.
Secondo step.
Tabacchi(Cicci), comune di Fermignano. Pagamento marca da bollo per concessioni governative, importo di ben 40,29€.
Terzo Step.
Uffici postali, comune di Fermignano. Versamento di 44,66€ al Ministero del Tesoro. Con 20€ in più, mi hanno detto che si sforzavano di portare loro la documentazione al commissariato di Urbino...ma per favoreeee.
Quarto step.
Fotografo Gulini, comune di Fermignano. Vado con fiducia dal fotografo visto che, come mi aveva premesso la signora dell'anagrafe, i fotografi sanno già i parametri da seguire per le fototessere da mettere sul passaporto: formato 4x4 su sfondo bianco, con viso scoperto e spalle diritte verso l'obiettivo. Evedentemente lui non ne era a conoscenza perché:
Quinto step.
Rivado all'Ufficio anagrafe per riconsegnare e farmi timbrare/convalidare tutto il materiale (foglio, fototessera, marca da bollo e versamento), ma la signora titubante mi dice che molto probabilmente la foto non verrà accettata dalla questura per svariati motivi, ovvero che ho le spalle girate e le orecchie coperte, ma mi dice anche che devo provare ugualmente (cavolo le ho pagate 6,50€ quelle foto ci provo sì).
Sesto step.
Cartolibreria Bramante per fotocopia documento d'identita. Perché a detta della signora dell'ufficio anagrafe, in commissariato non hanno una fotocopiatrice e in comune col cavolo che te le fanno fare. Oltretutto ho dovuto spiegarle anche che doveva togliere la plastica dal documento, altrimenti non veniva.
Settimo step.
Commissariato di Urbino. Fortunatamente c'è un agente di polizia che conosco e mi fa passare subito all'ufficio passaporti dove mi risento dire la stessa cosa detta a Fermignano: le foto potrebbero non essere accettate. Le passa ad una macchina apposita e doppo secondi di puro panico, si accende una benedettissima luce verde che me le convalida.
Credendo di aver finito tutta la trafila di cose da fare per il passaporto e di dover aspettare SOLO 20 brevissimi giorni me ne ritorno a casa, sfinita, ma contenta. Ma...
Ottavo step.
1 ora dopo, a casa, ricevo una telefonata dal commissariato di Urbino. Era la signora dell'ufficio che si era dimenticata di riprendermi il veccho passaporto e che quindi dovevo riandare su a riportarglielo.
Ma vi rendete conto??? Prima ufficio anagrafe, poi tabacchi, poste, fotografo, di nuovo ufficio anagrafe, poi cartolibreria, commissariato, ancora commissariato e fra 20 giorni di nuovo commissariato.
wow te lo fanno proprio sudare questo libretto giramondo!!!!


mercoledì 4 febbraio 2009

IL CUSCINO DISSE

“Il cuscino disse:
alla fine di un lungo giorno
solo io conosco
la confusione di chi e’ sempre sicuro

il desiderio di chi non ha desideri
l’impercettibile tremolio sulle ciglia del tiranno,
l’oscenità del predicatore,
e la voglia che ha l’anima di un corpo caldo
quando le scintille fuggevoli diventano carbone lucente”
(Mourid Barghouti)

Quante cose potrebbe raccontare, il nostro cuscino: pensieri, lacrime, gemiti. Porebbe svelare il nostro IO più profondo, quello che nessuno ha il coraggio o l'incoscienza di mostrare agli altri.
E allora non mi resta che dire ad ognuno...BUONANOTTE, lasciatevi cullare dal vostro cuscino, dal vostro più intimo amico!

domenica 1 febbraio 2009

FREDDO

“Sempre, quando fa freddo, mi sento più solo”
(Henning Mankell)

Il gelo inaspettato di certe mattine, i venti ghiacciati che spalancano le porte del cuore. Freddo fuori, freddo dentro, che non sappiamo come combattere. Ma l’unica cosa che ci riscalderebbe non è una sciarpa, è l’abbraccio avvolgente di qualcuno che ci ami, davvero.