FORZA D’ANIMO
Oggi la si chiama “resilienza”, una volta la si chiamava “forza d’animo”, Platone la nominava “tymoidès” ed indicava la sua sede nel cuore.
È quella forza che riconosciamo al fondo di ogni decisione quando, dopo aver analizzato tutti i pro e i contro che le argomentazioni razionali dispiegano, si decide, perché in una scelta piuttosto che in un’altra ci si sente a casa.
La forza d'animo (o resilienza) è una risorsa di importanza vitale. Consente di superare le delusioni, le sconfitte, lo stress, i lutti, i dolori e di continuare, fortificati, il cammino dell'esistenza.
La vita riserva a tutti momenti difficili, passaggi impervi e propri traumi, la cui gravità varia anche in funzione della nostra capacità di reagire. Ma è una dote naturale o può essere appresa?
Se infatti è vero che la naturale tendenza ad affrontare e superare gli ostacoli è inscritta nel codice genetico di ciascuno di noi e dipende almeno in parte dal temperamento, è certo che un ambiente affettivo solido e ospitale, nella prima infanzia, ci offre quella serenità in cui possono fiorire l'autostima, la fiducia, la curiosità, la fantasia, la disponibilità a imparare dagli errori, la voglia di guardare avanti. Tutte risorse che, una volta interiorizzate, ci permetteranno di adattarci con più flessibilità alle circostanze via via diverse cui andremo incontro. D'altra parte, nulla è perduto o acquistato per sempre e ciascuno di noi, a prescindere dal passato, può imparare a rafforzare le proprie difese, ad affrontare le strategie di comportamento, a vivere i momenti di crisi come occasioni di cambiamento e di maturazione. La forza d'animo è una qualità fondamentale e complessa, in cui giocano in delicato equilibrio molti fattori. Conoscerli è il primo passo per poi saperli attivare nella maniera più sana e più efficace quando sarà necessario.
La forza d’animo, ci fa sentire a casa, presso di noi. Una sorta di coincidenza di noi con noi stessi, che ci evita tutti quegli “altrove” della vita che non ci appartengono e che spesso imbocchiamo perche’ altri, da cui pensiamo dipenda la nostra vita, semplicemente ce lo chiedono, e noi non sappiamo dire di no.
Il bisogno di essere accettati e il desiderio di essere amati ci fanno percorrere strade che il nostro sentimento ci fa avvertire come non nostre, e cosi’ l’animo si indebolisce, si ripiega su se stesso nell’inutile fatica di compiacere gli altri.
Alla fine l’anima si ammala, perche’ la malattia, lo sappiamo tutti, e’ una metafora, la metafora della devianza dal sentiero della nostra vita.
BISOGNA ESSERE SE STESSI, ASSOLUTAMENTE SE STESSI. QUESTA E’ LA FORZA D’ANIMO.
Ma per essere se stessi occorre accogliere a braccia aperte la nostra ombra. Che e’ poi, cio’ che di noi stessi rifiutiamo. Quella parte oscura che, quando qualcuno ce la sfiora, ci sentiamo “punti nel vivo” . Perche’ l’ombra è viva e vuole essere accolta. Accolta, l’ombra cede la sua forza. Cessa la guerra tra noi e noi stessi Ed è la pace cosi’ raggiunta a darci la forza d’animo e la capacita’ di guardare in faccia il dolore senza illusorie vie di fuga. “Tutto quello che non mi fa morire, mi rende più forte”, scrive Nietzsche.
Ma allora bisogna attraversare le terre seminate di dolore. Quello proprio, quello altrui. Perche’ il dolore appartiene alla vita allo stesso titolo della felicita’. Non il dolore come caparra della vita eterna, ma il dolore come inevitabile contrappunto della vita, come fatica del quotidiano, come oscurita’ dello sguardo che non vede vie d’uscita.
RESILIENZA
In psicologia, la resilienza è la capacità di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. È la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità. Persone resilienti sono coloro che immerse in circostanze avverse riescono, nonostante tutto e talvolta contro ogni previsione, a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti.
ORGOGLIO
Il termine orgoglio si riferisce ad un forte senso di autostima e fiducia nelle proprie capacità, unito all'incapacità di ricevere umiliazioni e alla gratificazione conseguente all'affermazione di sé, o di una persona, un evento, un oggetto o un gruppo con cui ci si identifica.
Un'espressione comune, sinonimo di orgoglio, è "avere un'alta opinione di sé".
AUTOSTIMA
L'autostima è l'azione di valutare sé stessi come insieme di determinate caratteristiche, nonché il giudizio risultante da questa valutazione, che viene fatta sulla base di criteri ottenuti dal confronto delle proprie caratteristiche con quelle di altri soggetti. L'autostima è il rapporto tra come siamo e come invece vorremmo essere.
DIGNITA’
Con il termine dignità, si usa riferirsi al sentimento che proviene dal considerare importante il proprio valore morale, la propria onorabilità e di ritenere importante tutelarne la salvaguardia e la conservazione.
Per i modi della sua formazione e le sue caratteristiche intrinseche, questo sentimento si avvicina a quello di autostima, ovvero di considerazione di sé, delle proprie capacità e della propria identità. Pertanto il concetto di dignità dipende anche dal percorso che ciascuno sceglie di compiere, sviluppando il proprio "io".
Con il termine dignità umana si usa riferirsi al valore intrinseco e inestimabile di ogni essere umano. Ogni uomo è un fine in se stesso, possiede un valore non relativo (com’è, per esempio, un prezzo), ma intrinseco.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento